Anatocismo e usura: come difendersi
Sportello dei cittadini contro gli abusi
Visto l’interesse suscitato dall’articolo scorso in materia di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, questa settimana vorrei affrontare un altro tema tanto spinoso quanto attuale: l’anatocismo bancario.
Ma cosa si intende per anatocismo? “Il prestito di denaro si presume oneroso; la presume oneroso; la percezione degli interessi rappresenta la remunerazione, di per sé legittima, del prestatore – continua il dott. Binello, revisore contabile – tassi d’interesse superiori ai cd “tassi soglia” integrano una fattispecie di natura penale, l’usura; l’anatocismo, invece, è la produzione di interessi su interessi, e non è un reato penale”. La produzione degli interessi sugli interessi può avvenire su base annuale, su base semestrale, su base trimestrale; si parla di capitalizzazione annuale, semestrale, trimestrale. Cosa vuol dire? Vuol dire che gli interessi si calcolano su tali periodi, e vengono aggiunti al capitale, per il calcolo successivo; questo fa sì che un tasso semestrale del 3% “pesi” di più di un tasso annuale del 6%. In estrema sintesi (e semplificando un po’): il Codice Civile ritiene lecita (al massimo) la capitalizzazione semestrale.
Tuttavia, la giurisprudenza di legittimità per lungo tempo aveva ritenuto legittimi gli interessi trimestrali richiesti nei rapporti bancari; a partire dal ’99, con tre famose sentenze, la Corte di Cassazione ha modificato il proprio orientamento, dichiarando l’anatocismo trimestrale illegittimo.
Binello: “La rilevazione dell’esistenza di anatocismo passa necessariamente attraverso lo studio combinato di dati contrattuali e di dati numerici; si tratta di un’analisi piuttosto complessa, e solo dopo un’accurata indagine si può giungere alle conclusioni”. Il nostro studio è, per sua indole, garantista; non troviamo positivo il clima da caccia alle streghe. Tuttavia, in caso di dubbi, è lecito che i cittadini e le imprese pongano domande, ed è giusto e doveroso che ricevano risposte.
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A cura di:
- Avv. Marco Galvagno
- Dott. Alberto Binello